BRUNETTA: SENZA QUESTO GOVERNO VINCONO FANNULLONI, FIOM E SPESA PUBBLICA


Alla Scuola di Formazione, al park Hotel di Gubbio, oggi va in onda la giornata sulla “Competenza e l’onesta’ per una buona politica”.

Giornata di seria riflessione anche sui tempi della politica e dell’attualità.

Il Ministro Brunetta non ha dubbi. “La componente finiana critica la maggioranza del partito per il suo eccessivo appiattimento nei confronti della Lega. E’ una critica vera, non mi sentirei di negarla. Che ci sia un tentativo di egemonismo della Lega nei confronti della coalizione è indubbio – spiega il Ministro della P.A. – che ci sia un occhio di riguardo del ministro Tremonti nei confronti della Lega, non lo nego. Che ci sia quindi un problema di identità nostro di coalizione nei confronti della Lega è reale ma è anche un fatto fisiologico. Come in una coppia non c’è mai un equilibrio perfetto”. Per Brunetta, comunque, tra “Pdl e Lega c’è un rapporto positivo e fecondo da un punti di vista macro”, uno “straordinario rapporto riformista che sta cambiando il nostro Paese”.

Ma la giornata del ministro era anche partita con una nota in cui replicava in merito ai fatti legati al segretario generale della Cisl Bonanni: “Ai tanti Bersani, Epifani e compagni vari che si adontano per le mie parole sui fatti di Torino, non è mai passato per la testa di fare un poco di autocritica pensando alla loro storia, alla loro ideologia, alle macerie sotto cui sono rimasti dopo il crollo del muro di Berlino, alla loro incapacità di diventare realmente socialdemocratici e riformisti cosi’ come a quella di riconoscere i loro avversari come tali senza demonizzarli e irriderli, al loro arrivare sempre in ritardo con gli appuntamenti della storia, al loro storicismo d’accatto del tipo “avevamo torto ma avevamo ragione ad aver torto” mentre i loro avversari “avevano ragione ma avevano torto ad aver ragione ?”.

Tornando sul discorso tenuto dal ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, parlando da Gubbio dove è in corso il secondo giorno della Scuola di formazione politica del Pdl, ecco spiegata la ”teoria” sull’attuale crisi in seno alla maggioranza.

”Sulle riforme abbiamo fatto piu’ degli altri, senza guardare in faccia a nessuno. Quanto succede oggi e’ il prodotto, il crogiulo, di tutte le forze reazionarie e conservatrici che reagiscono alla forza riformatrice del governo”, ha poi spiega Brunetta parlando a margine con i giornalisti, continua il suo ragionamento: ‘”Forze reazionarie variamente collocate che auspicano il vuoto per attaccare. Forze che vogliono il ritorno al pubblico impiego incontrollabile, l’azzeramento della flessibilita’ e delle nuove relazioni industriali. Per loro, tutti valori insopportabili”.

”Ora si stanno riorganizzando – conclude – ed hanno trovato dentro il Pdl le incrinature su cui fare leva. Questa è la mia teoria”.

Ma la lezione tenuta da Renato Brunetta a Gubbio vive anche sulla affermazione che ”Il Pdl è il maggiore partito operaio in Italia. La piu’ alta quota di votanti tra le tute blu, ma anche tra i professionisti, gli artigiani. Siamo un partito interclassista, articolato e complesso”.

Sempre parlando del Pdl, Brunetta ha sottolineato: ”Negli ultimi due anni e mezzo abbiamo vinto tutte le elezioni, con tutti i sistemi elettorali, il porcellum, il regionellum, il provincellum, il comunellum… A prescindere dal modello di legge elettorale abbiamo vinto tutte le competizioni”.

Ecco che quindi: ”Se il governo cade vincono i fannulloni, la Fiom, il partito della spesa pubblica, l’egoismo, la miopia. Nella scuola vincerebbero le ‘gilde’ varie, nella magistratura vincerebbe la parte peggiore”.

Il ministro poi ha aggiunto: “La ricetta vincente contro la crisi? Governare, governare, governare. La recente crisi economica non ha avuto precedenti per profondita’ ed estensione ma l’abbiamo gestita bene. L’intero sistema produttivo ci chiede di traghettare l’economia italiana in un nuovo sentiero di crescita. Le imprese -aggiunge- devono poter contare in questo momento su un programma di sviluppo chiaro, su un Governo che stimoli i consumi e abbatta definitivamente gli ostacoli burocratici“. Secondo Brunetta, “l’Italia ha retto meglio degli altri Paesi europei l’impatto della crisi sull’occupazione e sono gli stessi lavoratori a chiederci di non essere abbandonati. Rimaniamo al fianco delle famiglie, continuiamo a sostenere il reddito dei piu’ deboli. La ricetta vincente contro la crisi? Governare, governare, governare” conclude.

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