Assenze per malattia nella P.A.: a novembre -21,2% rispetto allo stesso mese del 2009


Rispetto allo stesso mese del 2009, a novembre le assenze per malattia dei dipendenti pubblici sono diminuite del -21,2% (le giornate medie di assenza sono pari a 0,87 per dipendente). Si sono inoltre evidenziate riduzioni sia degli eventi di assenza per malattia superiori a 10 giorni (-12,3%) sia delle assenze per altri motivi (-6,3%). Si tratta come al solito di stime riferite al complesso delle amministrazioni pubbliche ad esclusione dei comparti scuola, università, pubblica sicurezza e vigili del fuoco. La rilevazione statistica, realizzata dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione in collaborazione con l’Istat, si basa sui dati trasmessi in via telematica a Palazzo Vidoni da 4.452 amministrazioni pubbliche.

Il monitoraggio conferma come la Legge n. 133/2008 abbia ridotto in misura significativa i giorni di assenza per malattia. A due anni e mezzo dalla sua approvazione, la riduzione media delle assenze per malattia procapite dei dipendenti pubblici è infatti pari a circa -35%. Un dato che corrisponde a 65.000 dipendenti in più ogni anno sul posto di lavoro (una cifra superiore a tutta la popolazione residente nel Comune di Viterbo). Le nuove regole volute dal Ministro Renato Brunetta hanno modificato strutturalmente i comportamenti dei dipendenti pubblici, favorendo una condotta di maggiore responsabilità, ispirata a principi di correttezza professionale e riconoscimento del merito. I tassi di assenteismo del settore pubblico si sono così riallineati a quelli del settore privato: un successo che si traduce in una maggiore qualità e quantità dei beni e dei servizi pubblici erogati ai cittadini.

Con riferimento alle assenze per malattia, nello scorso mese di novembre le riduzioni più significative del fenomeno sono state registrate negli Enti di previdenza (-35,2%), nelle Amministrazioni provinciali (-27,4%), nelle Regioni e Province autonome (-26,8%), nelle Aziende Sanitarie Locali (-24,2%). Quanto agli eventi di assenza superiori a 10 giorni, le contrazioni più evidenti del fenomeno sono avvenute nelle altre PA centrali (-30,5%), nelle Regioni e Province autonome (-18,8%) e nelle Amministrazioni provinciali (-18,7%). Per quanto riguarda invece le assenze per altri motivi, si osservano riduzioni significative soprattutto nel comparto Sanità (-12,4% nelle Aziende ospedaliere e -10,5% nelle Aziende sanitarie locali) e nelle Regioni e Province autonome (-10,1%).
Nelle diverse macro-aree del Paese le assenze per malattia registrano ovunque forti contrazioni: -27,2% nel Nord Est, -23,4% nel Mezzogiorno, -23,3% nel Nord Ovest e -16,3% nel Centro. Gli eventi di assenza per malattia superiori a 10 giorni mostrano riduzioni comprese tra il -17,0% nel Nord Ovest e il -10,6% nel Nord Est. Anche le assenze per altri motivi registrano a novembre riduzioni in tutto il Paese: dal -14,1% nel Mezzogiorno al -1,6% nel Centro.

La rilevazione statistica evidenzia casi di riduzione delle assenze per malattia particolarmente significativi.
Nel comparto Ministeri spiccano i dati del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (-43,1%), del Ministero della Salute (-27,9%), del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (-25,4%), del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (-24,0%) e del Ministero dell’Istruzione (-23,3%) e della Presidenza del Consiglio dei Ministri (-21,2%). Nel comparto delle Agenzie fiscali le assenze per malattia diminuiscono ovunque: all’Agenzia delle Entrate (-23,5%), all’Agenzia delle Dogane (-21,7%), all’Agenzia del Demanio (-18,9%) e all’Agenzia del Territorio (-18,4%).
Le Regioni e le Province autonome in cui si registrano le diminuzioni più sensibili di assenze per malattia sono invece Liguria (-48,1%), Provincia autonoma di Trento (-38,2%), Campania (-38,1%), Piemonte (-37,5%), Abruzzo (-37,3%) e Valle d’Aosta (-36,0%). Quanto alle Province, clamorose riduzioni del fenomeno si registrano in quelle di Bari (-82,2%), Reggio Emilia
(-67,2%), Vercelli (-62,4%), Treviso (-58,3%), Teramo (-58,2%), Torino (-56,8%), Pavia (-53,4%), Vicenza (-53,1%), Parma (-53,0%) e Alessandria (-49,6%).
Tra i Comuni con più di 500 dipendenti si segnalano i casi di Siena (-54,0%), La Spezia (-51,3%), Pavia (-48,6%), Cesena (-46,7%) e Ravenna (-42,3%). Per quanto riguarda invece i Comuni con 100-499 dipendenti, spiccano i dati di Manfredonia (-77,1%), Narni (-76,2%), Finale Emilia (-72,2%), Gallipoli (-72,1%) e Cisterna di Latina (-72,0%). Infine, tra quelli con 50-99 dipendenti altrettanto clamorosi sono i casi di Sant’Ilario d’Enza (-97,3%), Castano Primo (-94,7%), Castelletto sopra Ticino (-94,6%), Ponzano Veneto (-93,3%) e Albinea (-92,3%).

Record mensile di riduzione dell’assenteismo per malattia anche nelle Asl di Foggia (-69,5%), della Provincia di Como (-55,0%), di Bassano del Grappa (-48,4%), di Chioggia (-47,9%), di Cuneo 2 (-47,3%), della Provincia di Brescia (-44,3%), della Provincia di Bergamo (-43,9%), del Medio Friuli (-43,6%), di Teramo (-42,2%) e di Legnago (-41,4%). Tra le Aziende ospedaliere, si segnalano quelle degli Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello (-45,7%), dell’Ospedale di Treviglio (-40,3%), del San Giovanni di Dio (-39,9%), degli Istituti Ospitalieri di Cremona (-38,9%), del “Luigi Sacco” di Milano (-34,2%) e dell’Ospedale di Circolo di Melegnano (-34,2%). Significativi risultati si registrano anche tra il personale di INPS (-43,1%), dell’INAIL (-40,1%), dell’ENPALS (-30,6%) e dell’INPDAP (-24,9%). Infine, riduzioni del fenomeno sono state registrate tra i lavoratori del Consorzio per l’area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste (-91,8%), dell’INSEAN (-78,7%), dell’Istituto nazionale di ricerca metrologica (-73,3%), della Stazione Zoologica “Anton Dohrn” (-48,5%), dell’INEA (-48,1%), dell’ISTAT (-36,3%), del CRA (-33,9%) e del CNR (-23,7%).

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