Sul tasso di disoccupazione Fassina smetta di giocare con le cifre, anteponendo l’ideologia alla fredda analisi dei dati


Il responsabile economico del PD Stefano Fassina sostiene che la diminuzione del tasso di disoccupazione sia un’illusione statistica. A suo dire, se la disoccupazione aumenta è colpa del Governo ma se diminuisce si tratta invece di un miraggio contabile: un’astruseria tipica di chi all’analisi fredda dei dati antepone l’ideologia. Invece di giocare con le cifre, Fassina dovrebbe infatti prendere atto della ciclicità dell’effetto scoraggiamento, che aumenta nelle fasi negative e che si riduce in quelle positive, riflettendosi sul tasso di disoccupazione.

I dati resi noti oggi dall’Istat sull’andamento dell’occupazione e della disoccupazione a febbraio 2011 ci dicono innanzitutto che i disoccupati si sono ridotti (-43.000) più di quanto si siano ridotte le forze di lavoro (26.000), che il tasso di disoccupazione si è ridotto quindi dello 0,1% (passando dall’8,5% all’8,4%) e soprattutto che vi è stato un aumento di occupati di 17.000 unità. Non solo, questo incremento è dovuto interamente alle donne, proprio uno dei segmenti più sensibili all’effetto scoraggiamento.

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