Intervista a “Les Echos”: “Con il pareggio di bilancio nel 2013 ridaremo al paese la sua credibilità internazionale”


In un’intervista pubblicata oggi dal quotidiano economico francese “Les Echos”, il ministro Renato Brunetta sostiene che il nostro “è il Paese più virtuoso d’Europa per quanto riguarda il controllo del deficit. Era dai tempi del Governo Minghetti, nel 1875, che l’Italia non realizzava il pareggio di bilancio. Solo Silvio Berlusconi sarà in grado di ripetere l’impresa. Se sommiamo il totale delle correzioni di bilancio implementate fin dall’inizio della legislatura, nella primavera del 2008, ci sono più di 250 miliardi di euro che sono stati risparmiati”. L’obiettivo? Azzerare il deficit pubblico nel momento stesso in cui il Cavaliere arriverà al termine del suo mandato, nel maggio del 2013.

“Questo è in ogni caso il mio sogno. Noi avremo reso al Paese la sua credibilità sulla scena internazionale. Spero che gli italiani misureranno ciò che questo significa quando torneranno alle urne”. Al corrispondente Guillaume Delacroix che gli chiede perché inserire nella Costituzione la norma sul pareggio delle finanze pubbliche, Brunetta risponde che “la ‘regola d’oro’ obbligherà tutti i governi a mostrarsi responsabili. Ma l’equilibrio deve essere concepito come un principio a lungo termine”. Il ministro ricorda anche che “in cinque anni avrò ridotto di 300.000 il numero dei dipendenti pubblici. Quando sono arrivato in questo Ministero la crescita della massa salariale dei lavoratori pubblici era superiore del 15% a quella dei salari nel settore privato. Oggi la dinamica è stoppata per tre anni, le assunzioni son congelate e io introduco un sistema di premi basati sul merito”.

A questo punto, l’Italia ha eliminato ogni minaccia dei mercati? “Noi abbiamo fatto il nostro lavoro, la palla è ora nel campo dell’Europa, dove i problemi di governance devono essere risolti una buona volta per tutte. Vi è l’urgenza di una politica economica comune. Quanto agli investitori – precisa – io li rispetto ma quando qualcuno inizia una dieta il suo dietologo gli chiede di non pesarsi dieci volte al giorno. L’eccesso di misurazione produce instabilità”

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