BRUNETTA: ELEZIONI? NEL 2013 DOPO AVER COMPLETATO IL PROGRAMMA DI GOVERNO

Il Ministro Renato Brunetta, dal palco di Cortina d’Ampezzo dove è in corso il convegno del Pdl, ha difeso il premier Silvio Berlusconi, attaccando Bersani “sciacallo e opportunista”. “E’ in atto una strategia di demonizzazione del leader” ha detto il ministro della Funzione Pubblica. “Comincia con la vicenda Noemi, poi con tutto quello che ne e’ venuto in un crescendo tossico, insopportabile di illegalita’, con coperture di ogni livello istituzionale e politico. E’ questa l’accusa che faccio a Bersani che non considero un riformista. E’ un conservatore il peggiore dei conservatori, che pur di andare al potere, di avere la maggioranza, cavalca tutte le avventure giustizialiste, tutte le scorciatoie antidemocratiche, cavalca tutti i conservatorismi, le rendite di posizione”.

Continua poi attaccando l’opposizione a sua detta povera di idee e iniziative: “Noi Popolo della Liberta’ e Lega ci assumiamo tutte le responsabilita’, quello che abbiamo fatto finora lo abbiamo fatto da soli, senza mai un contributo, un’idea, mai un’onesta collaborazione, solo sciacallaggio. Se le borse diminuivano, via Berlusconi; se andavano bene, allora le intercettazioni. Questo e’ un gioco insopportabile. Gli uomini politici si misurano da quello che fanno, da come vogliono cambiare il Paese”.

Brunetta prosegue poi sparlando del tema elezioni: “Se la primavera dell’anno prossimo arriveranno le elezioni e anche se le perderemo sara’ una sconfitta momentanea. Avendo fatto tutto quello che dovevamo abbiamo la coscienza a posto. Lascerei volentieri per un anno o due fare un giretto a Bersani” dice ironicamente il ministro. Poi rivolto a Bossi aggiunge: “dobbiamo andare a votare alla scadenza naturale, primo perche’ non si capitalizzano le perdite. Abbiamo bisogno di questo tempo far ripartire l’economia e riaccendere la luce, a meta’ del guado perderemmo male le elezioni. Dobbiamo andare alle elezioni in primavera 2013 dopo aver completato il programma di governo“. “Andremo alle elezioni con un risultato indiscutibile il pareggio di bilancio. Sto sognando la campagna del 2013 in cui andremo nelle piazze a dire noi abbiamo raggiunto il pareggio di bilancio in cinque anni difficili, non succedeva dal 1875. Cinque anni difficilissimi, impossibili, ma io questi cinque anni li voglio raccontare tutti: le riforme fatte, le privatizzazioni, con orgoglio. Poi la gente capira’ e se la gente non capira’ lo capira’ dopo. Saro’ felice di fare eventualmente l’opposizione a Bersani e Di Pietro. Ma le elezioni le vinciamo noi, in questi 18 mesi dobbiamo fare tante altre cose”.

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