Niente Ici e Patrimoniale o non votiamo


In un’intervista su l’Avvenire, Renato Brunetta ha chiarito la sua posizione sul governo Monti e sulle riforme in atto: ”Il sentiero e’ gia’ tracciato ed e’ piuttosto stretto: se la manovra del governo Monti restera’ dentro quel cammino, noi la voteremo volentieri. Se invece se ne discostasse, non avra’ il nostro appoggio. E questo eventuale fallimento non sarebbe una responsabilita’ politica nostra, ma dell’esecutivo tecnico”.

”La rotta e’ stata tracciata con la lettera del nostro governo alla Commissione europea del 26 ottobre. Nella quale anzitutto si confermava l’obiettivo del pareggio di bilancio nel 2013 e si elencavano una serie di misure – dalle privatizzazioni alle modernizzazioni – per conseguire quel risultato. Misure giudicate positivamente dalla Ue e validate poi dagli ispettori come confermato dal rapporto del commissario Rehn. Quello e’ il sentiero. E nelle sue dichiarazioni programmatiche Monti ha ribadito questi impegni. Cosa e’ accaduto dopo il 26 ottobre? Sostanzialmente che il peggioramento della congiuntura e l’incremento dello spread sui titoli di Stato, con conseguente incremento della spesa per interessi, hanno reso necessaria un’ulteriore correzione di circa 1 punto di Pil, 17-18 miliardi circa, meta’ nel 2012 e meta’ nel 2013 proprio per arrivare al pareggio di bilancio stabilito. Questo al netto dei 20 miliardi gia’ previsti con la delega fiscale e assistenziale. Dunque l’impegno sostanziale e politico al quale deve sottostare Monti e’ implementare i contenuti della lettera alla Ue, coniugandoli con misure per la crescita economica”.
”Sulla patrimoniale c’e’ molta ipocrisia -ha detto Brunetta- e altrettanta ideologia. Si dice ”facciamo pagare la manovra ai super-ricchi”. Ma in Italia non ci sono. O meglio non risultano al fisco, se non quei 5-10mila che gia’ pagano. Non e’ con un decreto legge e una manovra per fare cassa in fretta che si possono scovare gli evasori e tassarli. La patrimoniale, in realta’, vorrebbe dire tassare ulteriormente la prima casa d’abitazione, con un’iniqua redistribuzione del reddito e con un impatto depressivo sull’economia del Paese”.

Riguardo alla manovra specifica: ”Lunedi’ vedremo le carte e si ‘parra’ la nobilitate’ di Monti, se cioe’ sara’ davvero capace di risanare i conti e stimolare la crescita. Allora daremo un giudizio compiuto. Ripeto: se restera’ sul sentiero tracciato dall’agenda Europa, votiamo volentieri la manovra. Altrimenti, no”.

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