NORME SULLA STABILIZZAZIONE DEI PRECARI

Con riferimento alle notizie circa alcune norme sulla stabilizzazione dei precari il Ministro Brunetta comunica:

“Non c’è nessuno schema di decreto legge, tanto meno all’ordine del giorno del prossimo Consiglio dei Ministri, sui precari della Pubblica Amministrazione. Quindi non capisco il polverone alzato dai sindacati e da alcuni partiti dell’opposizione su questa falsa notizia. Il problema dei cosiddetti precari esiste ed è il prodotto dell’irresponsabilità del Governo Prodi che non solo non ha risolto il problema, ma lo ha ulteriormente aggravato. Ricordo che la norma sul tetto massimo dei tre anni di durata dei contratti flessibili è stata voluta dal Ministro Damiano e che le norme sulla stabilizzazione, che tanto invocano i sindacati, cesseranno, come ha scritto il mio predecessore on.le Nicolais nella circolare n. 5 del 2008, il 31 dicembre 2009.

Quindi le norme del Governo Prodi, peraltro in vigore da circa tre anni, non hanno risolto il problema dei precari, ma hanno garantito solo una proroga dei contratti.

Il problema però esiste ed il Governo se ne è fatto carico nel disegno di legge collegato alla finanziaria.

Infatti nell’atto Senato n. 1167 c’è una norma, già approvata dalla Camera, che prevede per il 1° luglio 2009 l’abrogazione delle norme sulla stabilizzazione. Ciò al fine di avviare un monitoraggio capillare su tutte le tipologie dei contratti a tempo determinato vigenti e le relative modalità di assunzione adottate dalle singole amministrazioni, nonché il numero di vincitori di concorso in attesa di assunzione. Le amministrazioni comunicheranno al Dipartimento della funzione pubblica tali dati ed entro il mese di maggio il Ministro Brunetta, di concerto con il Ministro Tremonti, sentiti i Ministri interessati, emanerà un decreto che stabilirà le regole per una eventuale prosecuzione dei contratti fino all’espletamento delle procedure concorsuali riservate previste dalla stessa norma.

La norma ribadisce il principio costituzionale del concorso pubblico per accedere alla pubblica amministrazione e garantisce un percorso a coloro che hanno avuto un rapporto di lavoro con l’amministrazione. Inoltre, la norma mira finalmente a far luce sui dati effettivi del fenomeno del precariato della Pubblica amministrazione al fine di adottare le misure appropriate per risolvere il problema senza scavalcare i principi costituzionali e i diritti di coloro (tantissimi) che regolarmente hanno vinto un concorso pubblico e ancora attendono di essere assunti.

Il metodo previsto dal disegno di legge è stato già adottato dal mio Dipartimento per gli enti di ricerca e abbiamo scoperto che il numero dei precari non raggiungeva le 2.000 unità.

Pertanto è mia intenzione avviare fin dalla prossima settimana, anche prima dell’approvazione del disegno di legge, il monitoraggio del precariato della pubblica amministrazione al fine di verificare una volta per tutte l’esatto numero dei contratti flessibili.

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