“Monti e il governo tecnico possono resistere fino al 2013 solo se vanno nella stessa direzione dell’Europa, non di un’Europa tedesca, e se le richiedono una forte risposta alla crisi. Altrimenti è meglio andare alle elezioni anticipate”. Così l’ex ministro e deputato del Pdl Renato Brunetta in una conversazione con il Financial Times, pubblicata oggi dal giornale economico-finanziario inglese.
L’ex ministro – si legge nell’articolo firmato da Guy Dinmore – ha negato che il suo partito voglia far cadere il governo tecnico, ma Brunetta mette in guardia sul fatto che l’esecutivo rischia di “implodere”. “Monti non ha fatto niente per la crescita”, ha affermato. Il Popolo delle Libertà, il più grande partito italiano a sostegno del governo tecnico di Mario Monti – scrive il Financial Times – ha sfidato il Primo Ministro sull’impegno preso da quest’ultimo di ratificare velocemente il fiscal compact. Il Pdl sostiene che Monti debba cambiare le sue politiche economiche per evitare elezioni anticipate.
Renato Brunetta ha dichiarato al Financial Times che il fiscal compact deve essere modificato per dare alla Bce l’autorità di prendere parte alle aste del debito pubblico e consentire l’emissione frequente di titoli del debito, o degli euro bonds. Un altro segnale che i maggiori partiti si stanno discostando dal governo Monti – si legge ancora nel pezzo – è che Brunetta ha lanciato un forte attacco alle scelte di politica interna adottate dal non-eletto premier, affermando che deve smetterla di giocare il ruolo di “rappresentante della Germania”.
Brunetta ha affermato che è “intollerabile” il fatto che la Germania possa finanziare il suo debito a costi inferiori al livello di inflazione, mentre il resto d’Europa sta pagando ad una media di 3 punti percentuali sopra. “Se non c’è impegno da parte del Consiglio Europeo di modificare in giugno il fiscal compact, questo non verrà ratificato”, ha concluso Brunetta.
Posted in