CONCORSO “PREMIAMO I RISULTATI”: ONLINE I PIANI DI MIGLIORAMENTO DELLE AMMINISTRAZIONI CENTRALI

Sul sito del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione (www.innovazionepa.it) prosegue la pubblicazione progressiva, per ambiti tematici, delle schede descrittive dei contenuti dei piani di miglioramento in corso di realizzazione nell’ambito del Concorso “Premiamo i risultati” promosso lo scorso settembre dal ministro Renato Brunetta. Da oggi è consultabile una seconda tranche di progetti che comprende gli 81 piani (sui 475 in corso) che le amministrazioni centrali, in netta prevalenza del centro-nord, stanno realizzando per migliorare la qualità dei servizi erogati ai cittadini.

Anche in questo caso, come nella precedente tranche dedicata ai servizi di Regioni ed Enti locali, i piani in corso raccontano di amministrazioni pubbliche che mirano a rapportarsi meglio con un cittadino visto come “cliente” e non più come utente passivo. Si punta a migliorare la comunicazione (18 progetti su 81), a ottimizzare i flussi di lavoro con sistemi di e-government per liberare personale per altre mansioni (18), a mettere in rete gli uffici e semplificare le procedure (19).

Comunicazione, e-government e semplificazione sono per il 62% dei piani le leve cui si fa maggiormente ricorso. Segue un 13% di amministrazioni che stanno realizzando nuove tipologie di servizi, un 6% di interventi di riorganizzazione e un 5% di interventi volti ad aumentare la qualità di servizi già esistenti. I restanti piani puntano a promuovere partnership con i privati e a migliorare la gestione delle risorse umane e l’efficienza.

Diverse le azioni messe in campo dalle amministrazioni: si va dall’apertura di un Ufficio di relazioni con il pubblico per i servizi dell’ufficio del giudice delle indagini preliminari (GIP) e del giudice dell’udienza preliminare, alla consultazione on line delle sentenze; dal rilascio di documenti per le imprese, ad esempio la DURC (documento unico di regolarità contributiva) in 3-4 giorni, al posto dei 30 previsti ora per legge, fino a biblioteche che si fanno vere e proprie aziende culturali, arricchite sempre più di contenuti digitali e cataloghi informatizzati e con la possibilità della consultazione e del prestito on line.

Both comments and pings are currently closed.