Il settimo appuntamento di Brunetta 2.0 si apre con una riflessione sul neo-nato partito del Pdl al congresso di Roma. “Un soggetto politico nuovo e antico al tempo stesso – lo ha definito il ministro Brunetta – che ha una voce nuova, un linguaggio nuovo, metodi nuovi, ma il popolo c’era già, non se l’è inventato Berlusconi. Un popolo interclassista fatto di colletti blu, bianchi, fatto di vecchi democristiani, socialisti, repubblicani e liberali, a cui si è aggiunta la parte migliore di An. ”
La scelta di Maastricht e della moneta unica negli Anni 90 è stato un vero e proprio momento di svolta, ed è stato Berlusconi a dare questa interpretazione innovativa, modernizzante per la riforma dello stato. “Una riforma riassumibile in poche semplici parole: merito, competitività, trasparenza, produttività, giovani, professioni, buon lavoro, buon welfare, buona pubblica amministrazione, buono stato.”

A seguire il commento sulla “cura Marchionne” che ha permesso alla Fiat di salvare la Chrysler.
Le consuete domande dei lettori: la prima riguardante l’assenza dei tornelli in molti uffici, la seconda sull’abbondante numero di veterinari in Italia e la terza sulla liberalizzazione degli affitti delle case popolari.

Importante la questione riguardante le province. Alla domanda sulla loro abolizione il ministro rende noto che il progetto è già in cantiere. Tra una settimana il “Codice delle autonomie” , questo il nome del progetto, verrà presentato insieme al ministro dell’Interno Maroni, e nel giro di circa cinque anni rimarranno le regioni e i comuni come enti di primo livello, mentre le province diventeranno con una sorta di aggregazione, enti di secondo livello, con una formula che le svuoterà del contenuto politico senza modificare però la costituzione.

Ultimo ma non meno importate l’opinione sull’immigrazione clandestina, a seguito dei tragici fatti di cronaca. “Bisogna impedire il formarsi delle navi negriere, ma se la collaborazione con le autorità statali dei paesi da cui partono queste navi viene a mancare, si può solo salvare il salvabile, e cioè gli esseri umani.”

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