ANCORA IN CALO LE ASSENZE, A MARZO QUASI IL 36% IN MENO

Le assenze per malattia nella pubblica amministrazione a marzo segnano un calo del 35,9% rispetto allo stesso mese del 2008.  la stima e’ riferita al complesso delle amministrazioni (sono esclusi i comparti scuola, universita’ e pubblica sicurezza), e tiene conto del fatto che le giornate lavorative sono state maggiori di quelle dell’anno scorso per effetto della diversa collocazione temporale delle festivita’ pasquali, cadute nel 2008 nel mese di marzo.

Pertanto, la stima effettuata senza tener conto del cosidetto ‘effetto calendario’ indica, invece, una riduzione del 29,5%. Rispetto ai mesi precedenti, sono triplicate le amministrazioni che hanno risposto fornendo i dati sulle assenze.
Sono giunte le risposte di 4.546 amministrazioni. Le stime, tuttavia, sono state effettuate sulla base di dati relativi a 4.294 amministrazioni. Ne sono state escluse 252, infatti, dopo un controllo di qualita’ sui dati.
La rilevazione, condotta in collaborazione con l’Istat, evidenzia anche una riduzione delle assenze superiori a dieci giorni (-36,4% rispetto al marzo 2008; -30,1% senza tener conto dell’ ‘effetto calendario’).
Nella stessa direzione vanno anche i dati sulle assenze per altri motivi che, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, si contraggono dell’11,8% (-3% senza tener conto dell’ ‘effetto calendario’).
Dunque, l’azione del governo ha modificato ”in maniera strutturale i comportamenti dei pubblici dipendenti.
Sembra ormai consolidarsi nel pubblico impiego un comportamento di maggiore responsabilita’ ispirato a principi di correttezza professionale e riconoscimento del merito”.
Diminuzioni rilevanti delle assenze riguardano le amministrazioni centrali (-40,3%), ma ancora maggiore e’ stato il calo negli Enti di previdenza (-49,1%): all’Inps, in particolare, si ha un meno 53%. Nelle diverse macro-aree del Paese i tassi di riduzione delle assenze per malattia appaiono simili tra loro: le variazioni sono comprese tra il -33,7% nel Nord Ovest e il -38,3% nel Mezzogiorno.
Per gli eventi di assenza per malattia superiori a dieci giorni si passa invece dal -30,2% nel Nord Est al -41,8% nel Centro.
Tra i ministeri spiccano i dati delle
Infrastrutture (-41,9%),
Politiche agricole (-31,3%),
Affari esteri (-28,9%),
Sviluppo economico (-28,8%)
Istruzione, Universita’ e Ricerca (-28,3%).
Quanto alle agenzie fiscali,
le Dogane (-39,0%)
le Entrate (-29,6%),
Per le regioni la
Liguria (-68,4%),
il Molise (-61,3%),
il Lazio (-54,7%),
le Marche (-52,9%) e
il Veneto (-41,6%).
Tra i comuni con piu’ di 500 dipendenti si segnalano
Taranto (-61,3%) e
Arezzo (-53,9%);
tra quelli che hanno tra cento e 499 dipendenti ci sono
Bordighera (-89,2%),
Lerici (-88%),
Montichiari (-87,7%),
Savigliano (-85,3%) e
Latisana (-80,9%).
In fine, tra i comuni dai 50 ai 99 dipendenti altrettanto clamorosi i casi di
Lari (-89,3%),
Cagli (-87,6%),
Polignano a Mare (-87,5%),
Ittiri (-87,5%) e
Cerveteri (-86,3%).