Mike Bongiorno: un grande intellettuale popolare

Intervistato in diretta al Tgcom dal direttore Paolo Liguori, il ministro Renato Brunetta ha così ricordato la figura di Mike Bongiorno:

“E’ stato certamente un grande intellettuale popolare che, contrariamente a tanti altri intellettuali con molte sottolineature e virgolette, è stato utile al suo Paese. Purtroppo la stragrande maggioranza degli intellettuali è infatti del tutto inutile, autoreferenziale, pensa solo a se stessa. Mike Bongiorno ha unificato la lingua e la cultura popolare, ha fatto la televisione. Non è frequente, per un intellettuale, incidere in maniera così profonda nella cultura del proprio Paese.

Pur non avendolo mai conosciuto, ricordo che alcuni anni fa ne proposi la nomina a senatore a vita: l’avrebbe meritato molto più di altri proprio in ragione del ruolo avuto nella costruzione della cultura popolare italiana. Venni irriso da una politica evidentemente superficiale, che non guarda ai fenomeni veri e che ha preferito pescare altrove, all’interno dello stesso ceto politico-burocratico…

Un’ultima cosa: pochi forse se lo ricordano, ma Mike Bongiorno è uno che la Resistenza l’ha fatta davvero, quand’era ragazzino e portava i bigliettini tra gli arrestati a San Vittore. Se la scampò per un pelo.

E’ stato un grande professionista, un grande intellettuale che ha riscosso tanto successo nell’opinione pubblica e anche sotto il profilo economico ma al quale è mancato un pubblico riconoscimento culturale. Questa è un’Italia strana, che non riconosce i suoi figli migliori e che magari fa monumenti a gente inutile”’.