“Nessuna rivolta nei confronti del ministro Tremonti”

Dopo una settimana di assenza ritorna Brunetta 2.0 su TgCom.it
Il Ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta risponde e fa le sue consuete riflessioni sui più importanti fatti politici e di attualità. “Nessuna rivolta nei confronti del ministro Tremonti, che ha governato molto bene questa fase difficile di crisi” – esordisce Brunetta alla prima domanda di Paolo Liguori sulla situazione attuale del governo. Bisogna coniugare rigore ed espansione. “Rigore che deve essere sempre mantenuto e sviluppo economico. Tremonti è un rigorista, ma lo è tutto il governo.” Quindi totale è la fiducia nei confronti del ministro dell’Economia da parte di Brunetta, Berlusconi e ovviamente di tutto il governo. Paolo Liguori fa notare la forte pressione da parte di vari e diversi settori (aziende, sindacati) che hanno cercato di confondere un po’ le acque. “Le rappresentanze di interessi sono fatte proprio per rappresentare degli interessi e non mi turbano, perché servono proprio a quello, – risponde Brunetta – ma i mercati devono avere fiducia nei confronti di Tremonti e del governo.”

Altro argomento di discussione fondamentale è la fresca vittoria di Pierluigi Bersani come nuovo leader del Pd. Si rimette dunque in piedi un vero partito di opposizione. Il ministro ha così commentato: “Io ho visto con grande favore le primarie. Da democratico non posso che essere felice quando vedo 1,2,3, milioni di cittadini che si mettono in fila per andare a votare.” Il ministro si augura di trovare in Bersani una persona che lanci delle proposte alternative a quelle del governo, che dica la sua in modo costruttivo sulla riforma della PA, o sulla fase due dell’economia, sul welfare, sul mercato del lavoro, sulla politica estera, ecc… “Bersani ci dica quello che pensa, e poi gli italiani giudicheranno e decideranno se preferiscono lui o noi. Si chiama democrazia.”

Infine la parte conclusiva dell’intervista è dedicata alla banda larga e alla diffusione dei 2 mega per far si che tutti possano collegarsi con tutta l’Italia. “Il progetto che stiamo realizzando – spiega il ministro – serve a garantire questi 2 mega a tutti, perché il raggiungimento di questi 2 mega è legato non solo all’infrastruttura, ma anche al traffico che sopporta quella infrastruttura, e quindi avendo una sufficiente larghezza di banda le cose certamente migliorerebbero. Li avremo a partire probabilmente dal 2010, 2011. La rete – conclude il ministro – deve essere sufficiente, strutturata, aperta.”

Guarda l’intervista su TgCom