Public utilities, coesione e scudo fiscale sul TgCom

Introduce subito la questione del voto per la liberalizzazione dell’acqua Paolo Liguori nella conversazione settimanale con il ministro della Funzione Pubblica. “Il voto – spiega Renato Brunetta – è sulla liberalizzazione e privatizzazione delle public utilities, che riguardano luce, acqua, gas, trasporti e altro. Sono ad oggi dei baracconi di proprietà in gran parte degli enti locali e che hanno il monopolio della distribuzione di questi beni fondamentali”.

“La percezione non è buona, nel senso che spesso i prezzi sono alti, non c’è concorrenza né mercato e i prodotti lasciano a desiderare. Questo è il prodotto del monopolio, … e da tempo si discute come privatizzare questi istituti”. In parole povere sarà privatizzata la gestione dell’acqua, per evitare gli sprechi e le inefficienze.

Secondo tema trattato è la coesione della maggioranza. Se questa viene a mancare si deve andare a nuove elezioni. “Io sono molto ottimista – afferma il ministro – l’economia sta andando bene, l’Italia sta ricominciando a crescere e sta uscendo bene dalla crisi, non si capisce proprio perché dovremmo ritornare alle urne.” “Io do fiducia al Presidente della Camera!”

Infine Brunetta spiega ancora una volta lo scudo fiscale, prendendo spunto dal fatto che gli svizzeri temono realmente che questo denaro torni in Italia e svuoti le loro banche. “Avere denaro all’estero era una possibilità per tutti gli italiani, – dichiara Brunetta – per qualche motivo di evasione, erosione fiscale, ecc… però un evasore non è un criminale. C’è una gamma molto varia di situazioni che non possono essere banalizzate con l’etichetta criminali. Il rientro riguarderà tutti gli italiani che attraverso lo scudo possono rimettersi in regola, pagando il 5% sul capitale”.