“Il ministro non ha mai parlato di stipendio o assegno mensile ai giovani”

Il portavoce del ministro della Funzione Pubblica, Vittorio Pezzuto, ha smentito in una nota (che pubblichiamo a seguire) le frasi che molti giornali hanno affibbiato al ministro Brunetta.

“Ancora questa mattina numerosi giornalisti e commentatori (alcuni dei quali in evidente malafede), continuano ad attribuire al Ministro Brunetta intenti o dichiarazioni mai rilasciate, peraltro utilizzando un termine – “bamboccioni” – che egli non ha mai pronunciato. Se solo avessero seguito con attenzione i suoi interventi televisivi di domenica a “L’Arena” di Massimo Giletti e ieri a “Il Fatto del giorno” condotto da Monica Setta, si sarebbero accorti che il Ministro non ha mai proposto di destinare un “salario” o un “assegno mensile” ai giovani che, pur volendolo, non possono lasciare la casa dei genitori.

Brunetta ha invece sempre parlato di misure di welfare giovanile pari a circa 500 euro pro capite da destinarsi sotto forma di “borse di studio, case per i ragazzi, welfare, nel senso di aiuti per chi giovane mette in piedi un’attività” (trascrizione testuale da “L’Arena”) e di “borse di studio, prestiti sull’onore, detrazioni sulle case perché possano pagarsi una casa, incentivi per aprirsi una bottega, un’azienda etc” (trascrizione testuale da “Il Fatto del giorno”). Alla sinistra, che da anni ciancia di nuovo patto generazionale guardandosi bene dal specificarne costi e modalità, rivolgiamo invece una domanda: come mai vi scagliate contro l’ipotesi (mai avanzata da Brunetta) di un sussidio mensile ai giovani quando per anni siete stati proprio voi a invocare un assegno mensile di disoccupazione?”