Brunetta, sì a Mingardi «Fallimento di Cacciari»

Una «coalizione forte, formata da sei, sette liste» compresa una «che porta il mio nome». Contro un’altra «che è a pezzi, alla frutta. Anzi è già morta. Solo loro non se ne rendono conto». Tra un gazebo e l’altro, il candidato del centrodestra Renato Brunetta replica senza mezzi termini al centrosinistra
e al sindaco di Venezia Massimo Cacciari, che aveva definito il voltafaccia di Enrico Mingardi «figlio degli anni sporchi che stiamo vivendo». «Sanno che
stanno perdendo e usano toni esagitati, parole fuori misura di cui si potrà anche chiedere conto» ribatte il ministro, che ieri si è diviso tra Murano, Burano e il Lido per presenziare ai gazebo elettorali. «Gli anni sporchi sono
i suoi, a Venezia sono i suoi. Mi pare che Mingardi sia un suo assessore. Cacciari evidentemente – affonda Brunetta – è in stato confusionale: non gliene voglio». Il ministro preme sulla convinzione di aver già vinto:
«La sconfitta di Orsoni sarà la sconfitta di Cacciari e la differenza tra me e loro è che io non parlo e non guardo al passato bensì al futuro. Del passato, nel bene e nel male, è responsabile solo Cacciari». E se il passaggio di Mingardi dal Pd al centrodestra  è un segno di questo futuro, per Brunetta si tratta di «una cosa bellissima» e anzi auspica che non sia il solo: «Io mi rivolgo a tutta la classe dirigente della città, nella quale ci sono persone per bene, serie e di qualità a prescindere dalle collocazioni politiche, di cui non mi è mai interessato niente. Le mie braccia sono aperte a tutti». Un nuovo corso che potrebbe avere la prima uscita ufficiale proprio oggi, in occasione dell’incontro programmato per oggi alle 12 al Laguna Palace con i giornalisti
“per comunicazioni”, come anticipato nella convocazione. «Venite, sentite e vedete» aveva ingolosito sabato Brunetta. Non è escluso che con lui ci sia
anche l’ex assessore Pd. Il coordinamento comunale del Pdl si riunisce poi per lavorare sulle liste elettorali.  F.Fu..

da “Il Mestre”, 15.02.2010